Il “David” non solo celebra la figura dell’eroe biblico, ma anche l’ideale rinascimentale dell’uomo come misura di tutte le cose, capace di superare ogni ostacolo con intelligenza e forza interiore.
Michelangelo Buonarroti è uno degli artisti più celebri del Rinascimento italiano, noto per la sua maestria nelle arti plastiche, in particolare nella scultura. Il suo “David”, realizzato tra il 1501 e il 1504, è uno dei capolavori assoluti della scultura occidentale e rappresenta un punto culminante della sua carriera. La statua raffigura il giovane David, eroe biblico che sconfigge il gigante Golia con una fionda, simbolo di forza e coraggio. Michelangelo, però, lo interpreta non come il trionfatore, ma come un giovane determinato e concentrato prima dello scontro, con una tensione palpabile nelle sue proporzioni perfette e nell’espressione intensa. La scelta di scolpire David da un unico blocco di marmo, di dimensioni straordinarie, evidenzia la maestria dell’artista nell’uso della materia, riuscendo a trasformare un semplice blocco in una figura piena di vita e dinamismo. Il “David” non solo celebra la figura dell’eroe biblico, ma anche l’ideale rinascimentale dell’uomo come misura di tutte le cose, capace di superare ogni ostacolo con intelligenza e forza interiore. Michelangelo, attraverso questa scultura, ha delvato l’arte della scultura, raggiungendo un livello di espressione senza precedenti, che rimane un modello per le generazioni future.

Arte e cultura
Curiosità su… Michelangelo
Michelangelo non aveva un buon carattere, anzi tutt’altro: un giorno fece infuriare a tal punto lo scultore Pietro Torrigiano che questi reagì colpendolo violentemente con un pugno, compromettendo così irrimediabilmente i tratti del volto dell’artista.
In un’altra circostanza, di fronte a un cliente (Agnolo Doni) che cercava di pagare meno il dipinto da lui commissionato, Michelangelo perse la pazienza e si riprese indietro la sua opera obbligando l’avaro committente a pagare il doppio della somma pattuita per riaverla indietro (e il cliente, a malincuore, lo assecondò).
Due artisti del Quattrocento, Bernardo Rossellino e Agostino di Duccio, avevano preso un meraviglioso blocco di marmo che stava nel cantiere del Duomo di Firenze e, non essendo esattamente dei geni, lo rovinarono, facendo un buco così grande nella sua parte inferiore da renderlo inutilizzabile. Così conciato, questo enorme blocco rimase abbandonato per una settantina d’anni, finché Michelangelo non lo adocchiò e ottenne di poterlo adoperare. Il blocco di cui stiamo parlando era un gigante di 5.50 metri che divenne il mitico David di Michelangelo.
l rapporto tra Leonardo e Michelangelo, l’altro grande genio del Rinascimento, fu sempre difficile, i due pare non andassero per niente d’accordo. Gli elementi che sono alla base della presunta conflittualità potrebbero essere diversi, sicuramente individuabili nel carattere e negli ideali artistici, irrimediabilmente lontani tra i due maestri. Un episodio abbastanza emblematico della rivalità tra i due maestri è quello che riguarda la collocazione del David di Michelangelo. Il 25 gennaio del 1504 Leonardo, insieme con artisti e pensatori fiorentini, fece parte della commissione che doveva decidere in quale punto, di piazza della Signoria, fosse meglio posizionare la colossale statua appena scolpita da Michelangelo. Leonardo, forse spinto dalla rivalità verso il collega, consigliò una posizione nascosta, nella Loggia della Signoria incorniciata da una nicchia. La sua proposta non ebbe seguito e prevalse l’ipotesi di Filippino Lippi, che prevedeva una posizione di massimo risalto davanti a Palazzo Vecchio, l’edificio più importante della città e centro nevralgico della politica e della vita di Firenze.
Fonti:
- https://arteinbreve.it/10-curiosita-su-michelangelo-buonarroti/
- https://abcschool.com/it/blog/246-david-di-michelangelo-alcuni-fatti-interessanti
- https://www.theartpostblog.com/curiosita-michelangelo-buonarroti/
- https://dueminutidiarte.com/2015/06/06/michelangelo-biografia-breve/
- https://www.vistanet.it/roma/2023/05/24/un-cazzotto-a-michelangelo-buonarroti-lalterco-con-un-nemico-che-gli-ruppe-il-naso/